PUNTO DI INTERESSE 6 B | PORFIDO

PUNTO DI INTERESSE 6 B | PORFIDO

Nell'Elba centro-occidentale sono presenti i porfidi, rocce magmatiche intrusive e filoniane generate da magmi generalmente acidi. La parola deriva dal greco porfyroús che significa viola dato che questo è il colore frequente di tale genere di rocce. La loro struttura è caratterizzata da grandi e visibili elementi cristallini quali il quarzo e il feldspato immersi in una componente di fondo di solito tendente al rosso.

Sull'isola troviamo generalmente porfidi granitici o granodioritici. I porfidi più recenti sono quelli incassati nel Monte Capanne (Porfido di Orano); i più antichi e forse più noti sono quelli che hanno intruso il cappello di rocce sovrastante il plutone in risalita e poi scivolato verso est. Tra questi se ne individuano due gruppi: il Porfido di Portoferraio, il più antico (8 milioni di anni), costituito da ammassi e filoni riscontrabili tra l'Enfola e la base della penisola di Portoferraio, attraversa l'isola arrivando a ridosso del Golfo di Lacona; il Porfido di San Martino (7,3 milioni di anni) le cui masse si estendono leggermente ad ovest del precedente, dalle zone di Punta Penisola, La Biodola e Procchio per affacciarsi sul Golfo di Marina di Campo, quelli che appunto stiamo incontrando in questo cammino.

Tali rocce magmatiche sono costituite in prevalenza da cristalli spesso ben visibili di quarzo, plagioclasio, feldspato potassico e biotite e hanno una colorazione giallastra più o meno intensa. Per intendersi si tratta della pietra gialla presente nella struttura della porta a mare di Portoferraio, pietra usata insieme al calcare rosato nella creazione del centro storico del capoluogo isolano. Il porfido veniva impiegato in elementi decorativi e per lastricare l'antica viabilità: la tonalità calda di questa pietra si sposa perfettamente con la tonalità rosata dei calcari creando un effetto specchio con quelle che potevano essere le pitture degli edifici, anch'essi caratterizzati dai colori caldi delle ocre rosate o gialle.

Il disfacimento dei porfidi dovuto alla millenaria e continua erosione degli agenti atmosferici e relativa trasformazione in una sabbia chiara e dorata ha contribuito a formare alcune delle più belle spiagge isolane quali La Biodola e Procchio e in parte anche quelle di Marina di Campo e Lacona.

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