PUNTO DI INTERESSE 6 A | ROSMARINO (aspetti botanici)

PUNTO DI INTERESSE 6 A | ROSMARINO (aspetti botanici)

Rosmarinus officinalis è una specie arbustiva spontanea dell'ambiente marino costiero e dell'immediato entroterra. Questa pianta trasforma i pendii isolani tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera in spettacolari distese fiorite di tonalità tra l'azzurro e il violetto, dalle quali si innalza il tipico aroma a profumare l'atmosfera.

Il nome deriverebbe dal nome latino Ros-roris (rugiada) e dall'aggettivo marinus, assumendo così la suggestiva denominazione di rugiada marina nell'intento di descriverne la delicata fioritura. Si tratta di un piccolo arbusto sempreverde alto da pochi decimetri a un metro e mezzo che può avere un portamento basso e strisciante (forma rupestris) soprattutto nelle zone costiere esposte ai venti, o più eretto, nelle zone interne e più riparate. Ha fusti legnosi, molto ramificati con corteccia grigia o bruno chiara ed un fogliame denso, fortemente aromatico, di un verde intenso composto da tante piccole foglie lineari e strette, lunghe 15-30 mm, con i margini piegati verso il basso che lasciano intravedere appena una linea bianca, coperta da minuta peluria, sulla pagina inferiore.

I fiori, disposti a coppie all'ascella delle foglie all'estremità dei rami hanno calici bilabiati in genere di colore tra l'azzurro e il lilla, il rosa e il bianco. Lo vediamo crescere tra le spaccature delle rocce, ma anche sulle dune costiere, nelle garighe e nelle macchie più interne, rimanendo basso e prostrato nelle posizioni più rocciose e ventose o innalzandosi un po' di più in alcune cultivar o se in competizione con gli altri suffrutici. La struttura delle foglie coriacee e di forma ericoide rappresenta un tipico adattamento al clima caldo e asciutto proprio delle coste mediterranee che rappresentano l'areale del rosmarino.

La sua fioritura si sviluppa dalla primavera all'estate, ma nelle migliori posizioni, come avviene nelle situazioni meridionali e riparate della costa elbana, inizia già nel periodo autunnale protraendosi durante l'inverno per raggiungere il picco nel mese di marzo.

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