PUNTO DI INTERESSE 8 B | IL MIRTO (aspetti botanici)

PUNTO DI INTERESSE 8 B | IL MIRTO (aspetti botanici)

Si tratta di un arbusto a foglie persistenti dal tronco ramificato e con rami molto fitti, dal portamento globoso ma irregolare che può raggiungere i tre metri di altezza. Le foglie sono lucide, opposte, di forma ovale e allungata ad apice acuto: sono aromatiche e se strofinate emanano un piacevole fragranza che può ricordare in qualche modo il profumo dell'arancio per la presenza del mirtenolo.

Fiorisce alla fine della primavera e all'inizio dell'estate quando i suoi rami si coprono di numerosi fiori bianchi dai molti stami con le piccole antere gialle. I fiori di 2 o 3 centimetri di diametro sono generalmente solitari, talvolta accoppiati, dal lungo peduncolo che si stacca dall'ascella delle foglie. Le sue bacche sono delle dimensioni di un pisello, del diametro di 6-8 mm, leggermente allungate, di colore blu nerastro, talvolta rosso violaceo a maturità, che risaltano sul verde brillante del fogliame: si tratta di frutti leggermente carnosi, con semi reniformi, di cui sono ghiotti gli uccelli e altri animali. E' una delle piante tipiche dalla macchia mediterranea, componente di questo ambiente insieme al lentisco, il leccio, il corbezzolo, l'alaterno, l'erica e la fillirea.

E' specie rustica, ma termofila: le sue foglie appaiono tenere ma sono comunque molto resistenti all'aridità estiva; tollera inoltre bene la salsedine spingendosi sino ai margini delle scogliere lungo le coste isolane. Teme i geli intensi comunque poco frequenti lungo le zone costiere elbane. Soffre i terreni calcarei prediligendo i suoli sabbiosi, neutri o acidi, in particolare quelli granitici per cui lo troviamo sui pendii del Monte Capanne o all'Isola del Giglio, dove è chiamato anche mortolo o sui suoli di origine magmatica di Capraia, dove è noto anche come mortella, mentre è quasi assente nella calcarea Pianosa. Il suo areale di distribuzione comprende le coste mediterranee sia lungo le coste europee che quelle dell'Africa settentrionale, spingendosi fino a Madera a ovest e all'Afghanistan ad est.

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