
Il paese di Marciana Marina si è formato alla fine del Settecento sulla costa settentrionale isolana ai piedi del Monte Capanne e dei centri ben più antichi di Poggio e Marciana, sorti più in alto per il pericolo delle incursioni saracene. L'insediamento si è originato probabilmente da un primitivo agglomerato di magazzini agricoli e marittimi per svilupparsi poi come abitato una volta cessato il rischio delle scorrerie barbaresche lungo le coste elbane. L'edificio più antico, la torre costruita su una sporgenza granitica a ovest, ricorda proprio quell'antico pericolo. Era dunque l'unico edificio che presidiava quel tratto di costa dagli assalti dei pirati. La parte più antica dell'insediamento abitato è riconoscibile invece nell'agglomerato del Cotone, ad est, che prenderebbe il nome dalla grossa scogliera o "cote" granitica che ne costituisce le fondamenta. Il quartiere ha tutte le caratteristiche di un antico centro marinaro, così arroccato sugli scogli, con una piccola insenatura naturale che rappresentava un riparo per le barche.
Il Cotone è un gioiello di architettura popolare dove le case si addossano le une alle altre per contendersi quel poco spazio di roccia sul mare e dove la viabilità è rappresentata da vicoli, scalinate e strette stradine. Nel corso dell'Ottocento, con l'incremento delle attività economiche e della popolazione, il nucleo primitivo si è espanso verso ovest, lungo la marina, la spiaggia che terminava con l'altro sperone roccioso sormontato dalla torre. Il lungo molo non esisteva ancora e sarebbe stato costruito solo a partire dal 1911 per cui quello era l'unico ridosso ai venti di ponente e maestrale. I marinesi, stretti tra il monte e il mare optarono per l'elemento liquido divenendo marinai e pescatori, sviluppando la navigazione commerciale e anche un'attività cantieristica per la costruzione di piccoli velieri.
Il luogo si è sviluppato con il bel lungomare fiancheggiato dalle case più signorili che delimitavano la campagna, con i vigneti e gli orti che si sviluppavano verso monte cinti da muretti di protezione dal vento e dal salmastro. In prima linea sul mare, lungo la banchina ai primi del novecento era già presente un bel filare di tamerici, oggi ancora esistente e rappresentato da vetuste piante dai fusti imponenti e contorti. Sono le tamerici ritratte nelle suo opere dal celebre pittore Llewlyn Lloyd, di origine inglese, ma livornese di nascita che seguì, perfezionandola, la tecnica macchiaiola e che aveva scelto la marina di Marciana come residenza estiva.