PUNTO DI INTERESSE 8 C | MIRTO (aspetti etnobotanici)

PUNTO DI INTERESSE 8 C | MIRTO (aspetti etnobotanici)

Il mirto è considerato una pianta della classicità ed ha avuto grande parte nella storia e nelle leggende dei popoli mediterranei. Anticamente era già pianta sacra ai Persiani che col legno alimentavano fuochi sacrificali; simbolo di pace per gli Ebrei, il mirto fu consacrato a Venere e divenne emblema di bellezza, di amore e di pagana felicità nella mitologia greco-romana. In queste civiltà corone realizzate con le sue fronde erano indossate da magistrati, atleti vincitori, poeti e commediografi. I suoi fiori sono tradizionalmente impiegati nelle composizioni nuziali. Il suo legno è pesante e duro e può essere impiegato per lavori al tornio o per fare manici o bastoni.

I rami più giovani, sottili e flessibili, erano usati per realizzare ceste o per rivestire le damigiane. E' pianta che può essere associata al leccio, lentisco, erica e corbezzolo per la produzione di carbone e legna da ardere. Dal punto di vista officinale tutta la pianta può essere usata per finalità balsamiche, astringenti, antisettiche e decongestionanti data la presenza di olii essenziali e sostanze aromatiche. A Capraia, nel caso di lesioni cutanee causate dalla varicella si usava fare bagni rinfrescanti ed emollienti con il decotto di foglie. Ancora il decotto di foglie era utilizzato nella medicina popolare come colluttorio in caso di mal di denti e le foglie contuse e masticate erano applicate sulle gengive come antisettico. Nella tradizione cosmetica il suo olio è impiegato da sempre nella produzione di saponi, profumi e cosmetici: dalle foglie e dai fiori si ottiene un essenza nota come Acqua degli Angeli, lozione tonica per la pelle.

All'Elba, nel territorio riese le foglie della Mortella, il nome locale della pianta, inserite fresche nelle calze erano utilizzate contro un'eccessiva sudorazione e il cattivo odore dei piedi. Per quanto riguarda l'uso alimentare le foglie del mirto sono utilizzate per dare sapore a carne e a pesce: anche le bacche sono usate per insaporire arrosti oltre a essere utilizzate ad aromatizzare il vino. Con gli stessi frutti, nelle isole dell'Arcipelago Toscano e nella vicina Maremma si produce il caratteristico liquore di colore rosso scuro. Il fiori del mirto sono inoltre frequentati dalle api per il polline. Non dimentichiamoci infine del valore ornamentale della pianta nella realizzazione di splendidi giardini mediterranei.

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